Un giorno perduto nel tempo
Un giorno perduto nel tempo, all’inizio degli anni settanta.
La macelleria del nonno Giuseppe, nella Meleto vecchia, la panca, il mattino che scivola con Don Pompei a leggere il giornale. Il nonno socialista, l’altro democristiano. La carne da scegliere, le preghiere da fare.
Uno spaccato di Toscana minore che ora brilla solo nelle rievocazioni storiche o addirittura folcloristiche. Don Pompei morì nel ’79, il macello invece chiuse nel ’93 lasciando il testimone al ristorante, sempre a Meleto, a Barberino. Giuseppe se ne andò tre anni dopo, nel ’96.
Il 13 novembre, tre giorni fa, erano diciotto anni tondi. Eppure la carne si sceglie ancora come voleva lui. E pure nel cuore, soprattutto lì, si scelgono i sorrisi come anche lui avrebbe voluto. Per tutti.